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Cuccumella: la vera caffettiera napoletana per fare il caffè

Che cos’è la cuccumella? Si tratta della caffettiera per fare il caffè alla napoletana, un vero rito a Napoli.

Cuccumella deriva dal napoletano “cuccuma” che significa vaso di rame e in effetti all’inizio era proprio questo il materiale utilizzato per produrla, solo in seguito si iniziò ad utilizzare l’alluminio.

La cuccumella napoletana è composta da 4 parti:

  • il serbatoio in cui mettere l’acqua;
  • il contenitore per il caffè, in cui mettere il macinato;
  • il filtro;
  • il serbatoio del caffè, che si incastra sopra a quello dell’acqua ed è proprio qui che si trova il caffè pronto.

La storia della Cuccumella

Prima dell’attuale moka, che tutti conosciamo, i napoletani utilizzavano la cuccumella, e qualcuno ancora oggi se ne serve. Si tratta della caffettiera napoletana per eccellenza ed usarla alla perfezione può rendere il caffè una bevanda senza eguali.

Nontutti sanno che la caffettiera napoletana non ha origini partenopee, bensì francesi. Fu proprio un francese Morize, ad idearla nel 1819, ma non ci volle molto affinché si diffondesse in tutta Italia e, per decenni, fu l’unico strumento utilizzato nel nostro paese per preparare il caffè in casa.

Come preparare il caffè con la Cuccumella

Per fare un vero caffè alla napoletana con la cuccumella la marca del caffè è fondamentale. Deve essere di buona qualità e senza alcuna miscela con altri generi di caffè, oltre che rispettare chiaramente il vostro gusto.

Occorre utilizzare acqua fredda: anche l’acqua del rubinetto, se non contiene troppo calcare altrimenti è opportuno utilizzare un’acqua naturale.

Dovete riempire il serbatoio dell’acqua fino a circa 5 millimetri dal foro in alto ed inserire il caffè macinato nel secondo serbatoio, facendo in modo che la montagnella di caffè arrivi di poco sopra il bordo. Considerate, come quantità, un cucchiaino abbondante a persona.

Successivamente avvitare il filtro sul serbatoio del caffè ed incastrare il contenitore nel serbatoio dell’acqua, senza farla fuoriuscire. A questo punto, avvitare il tutto al serbatoio che conterrà il caffè pronto.

Una volta posata sul fuoco la caffettiera, si deve attendere che il vapore sbuffi uscendo dal forellino per capovolgere la caffettiera con un colpo secco e far così scendere l’acqua nel filtro e raccoglierla nel serbatoio vuoto. Questa operazione può durare una decina di minuti.

Il segreto, raccontatoci anche da Eduardo nella commedia Questi Fantasmi, per ottenere un caffè perfetto è coprire il beccuccio con un cuppetiello (cono) di carta “per preservare il fumo denso del primo caffè, che è il più carico e non si disperde”, da togliere al momento di versare.

Zuccherate a vostro piacimento e bevetelo quando è ancora bollente.

Non pulite mai la caffettiera con saponi o detersivi. Va sciacquata con sola acqua bollente o al massimo con l’aiuto di uno spazzolino per lavare più accuratamente il filtro e con aceto o limone per disinfettarla.

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